giovedì 23 giugno 2011

Il governo Berlusconi

Dopo tre anni circa di spot pubblicitari inizia a venire galla tutto ciò che ha prodotto il governo di centro-destra. Ci ritroviamo in una situazione economica disastrosa e senza precedenti, con una crescita bassissima e una disoccupazione certamente più alta di quella sbandierata dall'esecutivo. Un esecutivo che ha già perso due volte di fila il consenso dei cittadini, che è l'unico modo per governare e perciò ci ritroviamo ad avere un governo che governa, scusate il gioco di parole, pur avendo la minoranza dei consensi.

L'agonia è iniziata quando Fini è uscito dal partito e poi ha creato la sua nuova formazione politica, Futuro e Libertà, che che però non ha ottenuto molti consensi alle elezioni. Si arriva così a Dicembre in cui Berlusconi ottiene la fiducia ma si trova ad avere una maggioranza ristretta che, fino ad oggi, è stata solo in grado di proteggere se stessa dalla dissoluzione e non è stata capace di fare quelle riforme tanto desiderate per dare un futuro dignitoso a questo paese. Tra Maggio e Giugno il governo prende, detto con le parole della lega, due sberle molto dolorose che dovrebbero far riflettere.

La magistratura sin dall'inizio della legislatura è stata sotto attacco, nonostante i cittadini tramite il referendum abbiano detto chiaramente che tutti devono essere uguali davanti alla legge, si riparte indirettamente a colpire i magistrati cercando di mettere il bavaglio alle intercettazioni telefoniche con lo scopo non dichiarato, ovviamente, di impedire che il governo venga travolto dalle inchieste sulla cosiddetta P4 e sia costretto ad andare a casa. Non so da che cosa siano motivati ad andare avanti i nostri parlamentari, forse sono spinti solo dal desiderio di far sopravvivere questo governo per cinque anni e ricevere così il vitalizio.

La lega nord è rimasta ancorata ai discorsi di vent'anni fa ma i suoi stessi elettori si sono accorti dei misfatti e infatti ha perso consensi. E' la lega che ha sempre parlato di tagliare gli sprechi ma le province non sono state tagliate e neppure i parlamentari, la crisi economica, inoltre, si è fatta sentire pesantemente nei luoghi simbolo della lega. Negli ultimi tempi la vittima è Napoli e lo è in tutti i sensi.
Per le inchieste importanti che sono partite dalla città e poi perchè il neo sindaco Luigi De Magistris, oltre ad essere un ex magistrato, è dell'Italia dei Valori quindi con Antonio Di Pietro. De Magistris che ha ottenuto il 65% dei consensi è contro la costruzione dei costosi e inquinanti termovalorizzatori e vuole, invece, che la città faccia la raccolta differenziata con guadagni economici e ambientali per gli tutti i cittadini e non per chi da anni lucra sull'emergenza rifiuti.

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