martedì 16 marzo 2010



La guerra psicologica del nord contro il sud

Ho letto articoli troppo deliranti per non scrivere un articolo che tratti della diffamazione sistematica del sud Italia operato dai mass media sotto la diretta regìa di personaggi oscuri, sicuramente politi e imprenditori, interessati a mantenere lo status-quo cioè in una situazione di subalternità tutto il meridione. La notizia più scandalosa, vergognosa e chiaramente diffamatoria partorita da una mente malata con gravi problemi psichici e di cui io consiglio un immediato ricovero in qualche struttura specializzata, riguarda i rapporti di lavoro tra aziende del nord, quindi i datori di lavoro, e lavoratori extracomunitari: dopo che questi sbarcano dalle zattere passano per le inospitali terre del sud (???????) e poi, finalmente, arrivano al nord dove trovano lavoro (magari questo è vero) e ospitalità (ma dove??????) presso i propri datori di lavoro e durante le vacanze l’imprenditore, UDITE UDITE, andrebbe a conoscere la famiglia del suo lavoratore straniero. Stop!!!

Chi ha scritto questo articolo su internet dopo i fatti di Rosarno e di cui non cito la fonte è uno psicopatico. Intanto a differenza del nord, qui in Sicilia, andiamo a soccorrerli gli immigrati e poi, vista la mancanza di lavoro, si spostano al nord dove per non dormire sotto i ponti si affittano quelli che i nordisti definiscono “appartamento” cioè un buco per la modica cifra di 700/800 euro al mese quando va bene e sempre che fuori non ci sia il cartello con scritto “Non si affitta agli extracomunitari”; cazzo che accoglienza e meno male che hanno il coraggio di chiamarla ospitalità. Peccato però che gli onestissimi e civilizzati cittadini del nord come amano autodefinirsi non scendono in piazza per protestare contro questi prezzi spaventosi. Ovviamente si scrivono solo le notizie negative del sud: nell’hinterland milanese un rumeno è stato bruciato vivo dal proprio datore di lavoro, nel modenese un immigrato è morto nei campi ma non si può mica fermare la produzione di fatti tutti gli altri immigrati sono stati costretti a continuare a lavorare, centinaia di morti nelle aziende e cantieri edili del nord ovviamente immigrati, nel Piemonte 9 aziende su 10 hanno lavoratori extracomunitari in nero, migliaia di aziende in nero con relativi immigrati in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia che se non sbaglio sono tutte regioni del nord. E lo sfruttamento di extracomunitari nelle concerie del nord-est cioè in Veneto? I morti delle concerie non fanno notizia? Perché devono fare notizia solo gli extracomunitari di Rosarno? Qui al sud si sfruttano solamente e al nord, invece, si sfruttano fino alla morte. Quei civili che hanno protestato a Roma dopo i fatti di Rosarno perché non protestano contro i migliaia di morti delle aziende del nord? Non si vuol far vedere la fogna che scorre nel nord oppure possiamo benissimo dire che gli abitanti del nord guardano la pagliuzza nell’occhio degli altri ma non guardano le travi che sono nei loro occhi.

Il tutto fa parte della schifosa propaganda risalente ancora alla conquista piemontese del ricco Regno delle Due Sicilie che ha lo scopo di annientare il sud. L’invasore piemontese, suddito dei savoia, una volta occupato e depredato tutto il sud ha iniziato a distruggere i libri prodotti in notevole quantità, ha distrutto quindi la cultura e la storia; ha costretto gli abitanti con la forza a emigrare e gli stessi criminali hanno poi riscritto loro la storia del popolo sottomesso a proprio piacimento quindi una nuova cultura per distruggere quella precedente e la propaganda è stata la ciliegina sulla torta. La propaganda mediatica per tenere sottomesso il popolo meridionale continua ancora oggi ma Roma ha paura a far conoscere la verità, ha paura che la situazione gli sfugga di mano, ha paura delle conseguenze economiche che deriverebbero dall’indipendenza del sud. Roma a 150 anni di distanza si vergogna di dire pubblicamente che i piemontesi scioglievano i siciliani e tutti i meridionali loro prigionieri nella calce viva nella fortezza di Fenestrelle e in altri lager anticipando i nazisti di circa 90 anni. Lo stato italiano nasconde i documenti dell’epoca cioè i resoconti degli stessi piemontesi, i libri e i documenti ufficiali del Regno di Sardegna (Sardegna e Piemonte erano unite) perché è lì che si trova la verità e non la favola dei mille di Garibaldi e del fasullo risorgimento che ci raccontano a scuola per tentare di tenerci sotto scacco.

Attenzione caro governo di Roma perché prima o poi i nodi vengono al pettine.

Poi vedremo che farà il nord per sopravvivere senza il meridione, altro che peso! Voglio veder poi che faranno le aziende del nord: chi costringeranno a vedere la loro pubblicità martellante nei mezzi di informazione, televisione al primo posto che in Italia (il nome è stato rubato dal nord ai cittadini meridionali perché la vera Italia arrivava fino alla Calabria) costituisce il principale mezzo per diffondere l’informazione? Non si ha ancora il coraggio di dire che dopo la conquista del Regno delle Due Sicilie le scuole furono chiuse per ben 15 anni per cancellare una cultura millenaria e lo schifoso usurpatore piemontese c’è quasi riuscito; la sporca pubblicità dei mezzi di informazione fa ancora effetto ma non su tutti e criticare tutto ciò che ci viene quasi imposto dalla tv e dal falso perbenismo di molti politici e personaggi vari è un aspetto positivo e produce i suoi effetti.

Il nord cerca ogni minima occasione per tentare di screditare il sud com’è accaduto con Rosarno. Perché invece non valutiamo il rispetto che hanno nel nord-est soprattutto in una certa città… verso gli animali domestici, cani in primis, in confronto agli extracomunitari? Vi assicuro che c’è una bella differenza ma di questo in tv loro stessi non vogliono parlarne. Perché non parliamo dei gruppi neonazisti del nord che spuntano come i funghi, dapperttutto e in tutte le città? Perché non parliamo delle aggressioni a sfondo razziale che avvengono spesso in tutto il nord? Perché i cittadini del nord non scendono in piazza per manifastare contro il lerciume che scorre in abbondanza nelle loro città? Perché non si parla delle migliaia di ragazze straniere costrette a prostituirsi nello loro strade?

Si dice nord ma si può anche dire satanismo o gruppi neonazisti perché è la stessa cosa. Quante sono le persone aggredite dai gruppi inneggianti ad Adolf Hitler? Su questo non vogliono riflettere ma anche per i civilissimi del nord, come loro si classificano evitando di esporre su che cosa si basino tutte le loro classifiche positive, per risolvere i problemi non basta la propaganda di parte o chiudere gli occhi tanto prima o poi i problemi si ripresentano come la pedofilia, i satanisti, skinheads, decine di gruppi neofascisti e poi… le tangenti. Di solito la propaganda di merda attribuisce le tangenti solo al sud ma al nord, come dimostrano i continui arresti e le denunce a politici e imprenditori, è diffusissima in tutte le città e rappresenta la regola. Cari abitanti del nord come mai non dimostrate apertamente il vostro dissenso? Avete paura di ammettere che tutto fa parte di una lurida propaganda per poter continuare ad essere considerati più bravi degli altri e noi del sud inferiori?
Beh vi sbagliate di grosso, voi non avete niente più degli altri anzi una cosa sola: la presunzione di essere migliori in tutto. Voi che siete ossessionati dalle cose negative del sud perché non parlate del ku klux klan che prima o poi spopolerà nelle vostre città viste le continue aggressioni contro gli extracomunitari? Perché non parlate delle brigate rosse? Perché non parlate dei gruppi neofascisti che si rifanno a Hitler che uccise milioni di persone? Non manifestate in piazza?

Di fronte alla spietata guerra psicologica messa in atto dal nord Italia per screditare qualsiasi cosa provenga dal sud, dai prodotti alimentari, edilizi, dalle tradizioni al nostro modo di vivere bisogna rispondere con il boicottaggio totale di tutti i prodotti provenienti dal nord, dalle regioni quali il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Liguria, la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, le Marche, l'Umbria, il Lazio e l'Abruzzo perchè senza la vendita di prodotti, alle aziende di chi discrimina lo splendido paesaggio del meridione non rimane altro che la chiusura e l’emigrazione cioè quella sorte toccata a circa 30 milioni di abitanti del sud e che continua ancora oggi con numeri spaventosi nell’indifferenza generale. Non bisogna comprare i loro prodotti perché loro ci discriminano, perché a loro non interessa delle disastrosa situazione del sud però più di 10 milioni di abitanti che consumano i loro prodotti fanno comodo, sono un immenso giro di soldi, meglio comprare prodotti stranieri perchè se il nord non vende più niente da noi le loro aziende chiudono i battenti e il sud si risolleva. Quando andiamo a comprare qualcosa ad esempio al supermercato guardiamo le etichette perciò la provenienza dei prodotti e quelli del nord lasciamoli marcire lì dove sono.

4 commenti:

Unknown ha detto...

daccordissimo su tutto,ma io eliminerei abruzzo che faceva parte del regno dele due sicilie ed a tutti gli effetti è una regione del sud,così come molise e parte del lazio
per il resto mi trovi concorde su tutto!come fare per svegliare le coscienze di tutti??

Libero Cittadino ha detto...

E' vero che una parte del Lazio prima faceva parte del Regno delle Due Sicilie ma oggi vi si trova la capitale di chi ci opprime: a Roma infatti vengono prese le decisioni a livello nazionale e sicuramente un maggiore interesse verso il sud sarebbe una cosa quantomeno gradita. Anche l'Abruzzo faceva parte del Regno ma si trova nella parte centrale del paese e secondo me è più avvantaggiato rispetto alle altre regioni del sud.
Per svegliare le coscienze non basta internet anche se è molto importante perchè permette di mettere in contatto persone lontanissime, bisogna anche farsi vedere nelle feste cittadine, convegni, bisogna insomma farsi conoscere anche da quella parte di popolazione che o è tagliata fuori da internet a causa del digital divide oppure non usa internet come ad esempio gli anziani e alcune fasce di età poco istruite. Bisogna organizzare proprie manifestazioni, dibattiti e feste improntate a una valorizzazione dei prodotti locali, farsi in un certo senso garanti della popolazione...bisogna trovare il punto debole dei cittadini, qui al sud non manifesta mai nessuno però per il nucleare si sono dati una mossa perchè hanno paura che le centrali possano causare malattie e danneggiare in modo irreversibile l'ambiente e quindi impedire ai propri figli di viverci.

Unknown ha detto...

io vado spesso in abruzzo anche e soprattutto a sciare e fidati.....è come una regione del sud....ma quali vantaggi ;)

Comitato Storico Siciliano ha detto...

W LE DUE SICILIE!!

Riscattiamo la nostra nazione!