lunedì 29 marzo 2010



Costruiamo immediatamente le centrali nucleari al nord

Visti i risultati elettorali che premiano pdl e lega in Lombardia e Veneto dove i candidati governatori che hanno vinto hanno detto di sì al nucleare, dobbiamo costruire immediatamente le centrali nucleari anche di seconda generazione anche se possono scoppiare come a Cernobyl, non importa perchè queste due regioni sono incapaci a produrre per sè l'energia che gli serve e quindi se le possono costruire subito e che si tengano anche le scorie radioattive. Non importa se le centrali nucleari inquinano le falde acquifere con l'uranio come succede tutt'oggi a Trino Vercellese e le persone si lavano con l'uranio: a loro serve l'energia, loro votano chi gli vuole costruire le centrali nucleari e ne devono pagare loro le conseguenze. Facciamole subito al nord le centrali nucleari e che queste regioni si stacchino pure dall'Italia. Abbiamo bisogno che la lega nord perda la testa.

martedì 16 marzo 2010



La guerra psicologica del nord contro il sud

Ho letto articoli troppo deliranti per non scrivere un articolo che tratti della diffamazione sistematica del sud Italia operato dai mass media sotto la diretta regìa di personaggi oscuri, sicuramente politi e imprenditori, interessati a mantenere lo status-quo cioè in una situazione di subalternità tutto il meridione. La notizia più scandalosa, vergognosa e chiaramente diffamatoria partorita da una mente malata con gravi problemi psichici e di cui io consiglio un immediato ricovero in qualche struttura specializzata, riguarda i rapporti di lavoro tra aziende del nord, quindi i datori di lavoro, e lavoratori extracomunitari: dopo che questi sbarcano dalle zattere passano per le inospitali terre del sud (???????) e poi, finalmente, arrivano al nord dove trovano lavoro (magari questo è vero) e ospitalità (ma dove??????) presso i propri datori di lavoro e durante le vacanze l’imprenditore, UDITE UDITE, andrebbe a conoscere la famiglia del suo lavoratore straniero. Stop!!!

Chi ha scritto questo articolo su internet dopo i fatti di Rosarno e di cui non cito la fonte è uno psicopatico. Intanto a differenza del nord, qui in Sicilia, andiamo a soccorrerli gli immigrati e poi, vista la mancanza di lavoro, si spostano al nord dove per non dormire sotto i ponti si affittano quelli che i nordisti definiscono “appartamento” cioè un buco per la modica cifra di 700/800 euro al mese quando va bene e sempre che fuori non ci sia il cartello con scritto “Non si affitta agli extracomunitari”; cazzo che accoglienza e meno male che hanno il coraggio di chiamarla ospitalità. Peccato però che gli onestissimi e civilizzati cittadini del nord come amano autodefinirsi non scendono in piazza per protestare contro questi prezzi spaventosi. Ovviamente si scrivono solo le notizie negative del sud: nell’hinterland milanese un rumeno è stato bruciato vivo dal proprio datore di lavoro, nel modenese un immigrato è morto nei campi ma non si può mica fermare la produzione di fatti tutti gli altri immigrati sono stati costretti a continuare a lavorare, centinaia di morti nelle aziende e cantieri edili del nord ovviamente immigrati, nel Piemonte 9 aziende su 10 hanno lavoratori extracomunitari in nero, migliaia di aziende in nero con relativi immigrati in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia che se non sbaglio sono tutte regioni del nord. E lo sfruttamento di extracomunitari nelle concerie del nord-est cioè in Veneto? I morti delle concerie non fanno notizia? Perché devono fare notizia solo gli extracomunitari di Rosarno? Qui al sud si sfruttano solamente e al nord, invece, si sfruttano fino alla morte. Quei civili che hanno protestato a Roma dopo i fatti di Rosarno perché non protestano contro i migliaia di morti delle aziende del nord? Non si vuol far vedere la fogna che scorre nel nord oppure possiamo benissimo dire che gli abitanti del nord guardano la pagliuzza nell’occhio degli altri ma non guardano le travi che sono nei loro occhi.

Il tutto fa parte della schifosa propaganda risalente ancora alla conquista piemontese del ricco Regno delle Due Sicilie che ha lo scopo di annientare il sud. L’invasore piemontese, suddito dei savoia, una volta occupato e depredato tutto il sud ha iniziato a distruggere i libri prodotti in notevole quantità, ha distrutto quindi la cultura e la storia; ha costretto gli abitanti con la forza a emigrare e gli stessi criminali hanno poi riscritto loro la storia del popolo sottomesso a proprio piacimento quindi una nuova cultura per distruggere quella precedente e la propaganda è stata la ciliegina sulla torta. La propaganda mediatica per tenere sottomesso il popolo meridionale continua ancora oggi ma Roma ha paura a far conoscere la verità, ha paura che la situazione gli sfugga di mano, ha paura delle conseguenze economiche che deriverebbero dall’indipendenza del sud. Roma a 150 anni di distanza si vergogna di dire pubblicamente che i piemontesi scioglievano i siciliani e tutti i meridionali loro prigionieri nella calce viva nella fortezza di Fenestrelle e in altri lager anticipando i nazisti di circa 90 anni. Lo stato italiano nasconde i documenti dell’epoca cioè i resoconti degli stessi piemontesi, i libri e i documenti ufficiali del Regno di Sardegna (Sardegna e Piemonte erano unite) perché è lì che si trova la verità e non la favola dei mille di Garibaldi e del fasullo risorgimento che ci raccontano a scuola per tentare di tenerci sotto scacco.

Attenzione caro governo di Roma perché prima o poi i nodi vengono al pettine.

Poi vedremo che farà il nord per sopravvivere senza il meridione, altro che peso! Voglio veder poi che faranno le aziende del nord: chi costringeranno a vedere la loro pubblicità martellante nei mezzi di informazione, televisione al primo posto che in Italia (il nome è stato rubato dal nord ai cittadini meridionali perché la vera Italia arrivava fino alla Calabria) costituisce il principale mezzo per diffondere l’informazione? Non si ha ancora il coraggio di dire che dopo la conquista del Regno delle Due Sicilie le scuole furono chiuse per ben 15 anni per cancellare una cultura millenaria e lo schifoso usurpatore piemontese c’è quasi riuscito; la sporca pubblicità dei mezzi di informazione fa ancora effetto ma non su tutti e criticare tutto ciò che ci viene quasi imposto dalla tv e dal falso perbenismo di molti politici e personaggi vari è un aspetto positivo e produce i suoi effetti.

Il nord cerca ogni minima occasione per tentare di screditare il sud com’è accaduto con Rosarno. Perché invece non valutiamo il rispetto che hanno nel nord-est soprattutto in una certa città… verso gli animali domestici, cani in primis, in confronto agli extracomunitari? Vi assicuro che c’è una bella differenza ma di questo in tv loro stessi non vogliono parlarne. Perché non parliamo dei gruppi neonazisti del nord che spuntano come i funghi, dapperttutto e in tutte le città? Perché non parliamo delle aggressioni a sfondo razziale che avvengono spesso in tutto il nord? Perché i cittadini del nord non scendono in piazza per manifastare contro il lerciume che scorre in abbondanza nelle loro città? Perché non si parla delle migliaia di ragazze straniere costrette a prostituirsi nello loro strade?

Si dice nord ma si può anche dire satanismo o gruppi neonazisti perché è la stessa cosa. Quante sono le persone aggredite dai gruppi inneggianti ad Adolf Hitler? Su questo non vogliono riflettere ma anche per i civilissimi del nord, come loro si classificano evitando di esporre su che cosa si basino tutte le loro classifiche positive, per risolvere i problemi non basta la propaganda di parte o chiudere gli occhi tanto prima o poi i problemi si ripresentano come la pedofilia, i satanisti, skinheads, decine di gruppi neofascisti e poi… le tangenti. Di solito la propaganda di merda attribuisce le tangenti solo al sud ma al nord, come dimostrano i continui arresti e le denunce a politici e imprenditori, è diffusissima in tutte le città e rappresenta la regola. Cari abitanti del nord come mai non dimostrate apertamente il vostro dissenso? Avete paura di ammettere che tutto fa parte di una lurida propaganda per poter continuare ad essere considerati più bravi degli altri e noi del sud inferiori?
Beh vi sbagliate di grosso, voi non avete niente più degli altri anzi una cosa sola: la presunzione di essere migliori in tutto. Voi che siete ossessionati dalle cose negative del sud perché non parlate del ku klux klan che prima o poi spopolerà nelle vostre città viste le continue aggressioni contro gli extracomunitari? Perché non parlate delle brigate rosse? Perché non parlate dei gruppi neofascisti che si rifanno a Hitler che uccise milioni di persone? Non manifestate in piazza?

Di fronte alla spietata guerra psicologica messa in atto dal nord Italia per screditare qualsiasi cosa provenga dal sud, dai prodotti alimentari, edilizi, dalle tradizioni al nostro modo di vivere bisogna rispondere con il boicottaggio totale di tutti i prodotti provenienti dal nord, dalle regioni quali il Piemonte, la Valle d’Aosta, la Liguria, la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Toscana, le Marche, l'Umbria, il Lazio e l'Abruzzo perchè senza la vendita di prodotti, alle aziende di chi discrimina lo splendido paesaggio del meridione non rimane altro che la chiusura e l’emigrazione cioè quella sorte toccata a circa 30 milioni di abitanti del sud e che continua ancora oggi con numeri spaventosi nell’indifferenza generale. Non bisogna comprare i loro prodotti perché loro ci discriminano, perché a loro non interessa delle disastrosa situazione del sud però più di 10 milioni di abitanti che consumano i loro prodotti fanno comodo, sono un immenso giro di soldi, meglio comprare prodotti stranieri perchè se il nord non vende più niente da noi le loro aziende chiudono i battenti e il sud si risolleva. Quando andiamo a comprare qualcosa ad esempio al supermercato guardiamo le etichette perciò la provenienza dei prodotti e quelli del nord lasciamoli marcire lì dove sono.

giovedì 11 marzo 2010



Dèjà vu: quando la storia si ripete.

Siamo nel 2010 e l’hanno inizia nel peggiore dei modi ma solo per i poveri mortali che ogni giorno devono combattere per sopravvivere. In politica si sta molto meglio: i politici si insultano l’un l’altro prima delle elezioni e poi non importa chi vince perché su una cosa sono tutti d’accordo cioè nel fare solo i propri interessi, nello spartirsi “la torta”, quindi, regalare appalti ai propri amici per ricevere i voti, farsi le leggi su misura e continuare a fare i ruffiani al Vaticano togliendo soldi dalla scuola pubblica e regalandoli alla scuola privata cioè quella cattolica; come sempre si permette agli americani di fare tutto anche a costo di diminuire la produzione italiana e, specialmente se si tratte di aziende del sud. Pannelli solari e fotovoltaici sono prodotti in Italia ma spesso arrivano dagli Stati Uniti però i politici non ce lo spiegano il motivo. E le basi americane? Qui i soldati americani possono fare di tutto: Dal Molin a Vicenza, Aviano, Sigonella, Gaeta, Taranto e Napoli + alcune della Sardegna sono le più mostruose perché tolgono risorse al territorio e ne bloccano lo sviluppo, inquinano sia con i radar, quindi smog elettromagnetico, sia con le scie-aeree che lasciano nell’aria delle belle sostanze chimiche che solo i più poveri respirano. Nelle loro basi i soldati americani possono fare tutto quello che gli pare perché non permettono, pur essendo nel nostro territorio, l’ispezione dei nostri soldati, anzi, peggio ancora, è il governo che gli dà carta bianca e non osa disturbarli. Nel nostro paese ci sono migliaia di soldati extracomunitari e non sappiamo nemmeno cosa fanno. Noi ce ne stiamo a guardare e il governo gli permette di costruire qualsiasi cosa. Tutto questo perché i nostri politici possano acquisire fama e consensi.

Ma in Italia o meglio nel sud abbandonato a se stesso dal governo che ora deve pensare a far rinascere solo il nord del paese non ci sono solo i soldati extracomunitari. Abbiamo un reality tutto originale, qualcosa di veramente eccezionale ma così straordinario che viene da piangere perché non si tratta di un reality studiato a tavolino da rai o mediaset ma di un reality reale: ci sono dei disperati in cassa integrazione, in Sardegna, che tra poco tempo, visto che sono così sfortunati da non essere lombardi o veneti, per continuare a vivere dovranno abbandonare i loro affetti e al sud non è l’unico caso. A Bocchigliero, in Calabria, i cittadini si sono “trasferiti” negli uffici comunali per attirare la propria attenzione: un paesino abbandonato da tutto e da tutti, i politici se ne fregano perché un paesino di pochi abitanti e che per di più si trova al sud ha poca importanza e porta pochi voti nelle fauci di chi ci governa. Loro hanno altro da fare e poi si tratta del sud, se invece fosse stato un paesino del nord sicuramente i nostri governanti si sarebbero preoccupati e le tv nazionali ne avrebbero parlato diversamente con molta più attenzione, anzi, ne avrebbero parlato perché non si sono interessate dell’accaduto. Al nord invece c’è “la macchina” che tira avanti il paese e quindi lì si fanno i lavori, si interviene subito per i lavoratori in difficoltà e per chi è in cerca di un’occupazione.

I nostri politici stanno dimostrando chiaramente che importanza hanno la Sardegna e la Calabria: nessuna! Infatti sono preoccupati per i loro amici, sono preoccupati di svuotare le casse delle regioni meridionali per mantenere in cassa integrazione anche a tempo indeterminato, se sarà necessario, i lavoratori delle aziende del nord, quelle non devono fallire a tutti i costi. Mentre il sud ha vissuto l’hanno peggiore della sua storia, il 2009, i politici di entrambi gli schieramenti sono preoccupati solo per il futuro occupazionale del nord Italia fatta eccezione per qualche grossa azienda del sud per cui ne vale la pena di farsi propaganda facendo credere che si sta lavorando anche per le regioni morenti. Nei prossimi anni tutti i cittadini del sud dovranno aspettarsi il peggio, saranno definitivamente abbandonate a se stesse; purtroppo tutti i meridionali rivivranno quello che è già successo in passato in precise date della nostra storia: ci saranno milioni di immigrati che lasceranno le proprie terre, impoverendole, per cercare fortuna altrove e qui per fortuna si intende qualcosa da sgranocchiare.

Il nord del paese è affondato a causa della crisi economica e il sud rivivrà il totale abbandono da parte del governo centrale esattamente come avvenne nel passato: Roma stanzierà miliardi su miliardi, tutte le sue risorse sottraendole al sud, per risollevare e rendere ancora più forte di prima l’economia del nord. Rivivremo quello che abbiamo già vissuto in passato e come allora nella totale indifferenza dei paesi europei perché già allora, nel 1860 e negli anni successivi, occupare uno stato autonomo, violentare donne e fanciulle, radere al suolo interi paesi, sterminare i prigionieri nei lager piemontesi e costringere l’inerme popolazione alla fuga costituiva una violazione dei diritti umani e del diritto internazionale ma nessuno alzo un dito per difenderci. Una nuova grande e spaventosa tragedia attende il meridione nel totale silenzio dell’Europa e specialmente di chi ci governa. I politici salveranno il nord e lo renderanno ancora più ricco e costringeranno tutti i cittadini di Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Puglia a fuggire e a far morire le proprie terre e origini magari costruendo solo centrali nucleari per rendere le terre inadatte ad ospitare la vita. Nelle nostre terre rimarranno solo gli anziani, i giovani invece che sono la parte più vitale della società dovranno scappare con il totale consenso di Roma. E’ in atto una campagna denigratoria contro il sud e tutti i suoi prodotti: l’ultima riguarda la mozzarella di bufala napoletana; continuamente i giornalisti parlano di inchieste, perquisizioni e presunte contaminazioni del latte campano ma poi magicamente ci fanno vedere in televisione che a Treviso, in pieno nord che bisogna rilanciare, producono la mozzarella di bufala.

E’ spaventoso il modo in cui il governo gestisce le regioni meridionali: con assoluto e puramente voluto disinteresse e disprezzo.

Quello che ci fanno vedere in tv dei continui arresti di criminali è solo propaganda, puro lavaggio del cervello; vogliono farci credere che lavorano per noi ma non è così infatti i risultati li vediamo tutti i giorni: tutti i mafiosi, anche quelli con il 41 bis, riescono a comunicare perfettamente con l’esterno e, anzi, una volta usciti dal carcere, sono molto più potenti di prima praticamente è un modo per fare carriera. Tutto ciò unito all’incapacità dei politici meridionali è un totale disastro. Il sud viene usato come una pattumierà: infatti vi si costruiscono solo aziende che mandano a morte i propri operai come quelle chimiche, i pozzi petroliferi che inquinano le falde acquifere, si vogliono costruire centrali nucleari per inviare energia al nord poiché il sud è indipendente dal punto di vista energetico e si mettono a disposizione degli americani intere regioni, lasciandoli nella totale libertà di costruire basi ovunque, installare radar mortali e inquinare tutti i territori. Non sappiamo neppure che tipo di esperimenti fanno all’interno delle basi. Qui si vogliono costruire rigassificatori che lasciano nell’aria sostanze chimiche ma solo per inviare il gas al nord che se no rimane al freddo. Ovviamente non si investe un centesimo in infrastrutture come autostrade, aeroporti e ferrovie per non parlare di ospedali, scuole ed edifici vitali per la società lasciata al suo crudele destino.

Questo è il governo di Roma che per scelta politica ha decretato la morte del sud del paese e la ricchezza del nord. Siamo nel bel mezzo di scelte cruciali per la storia del nostro paese e si è già deciso di condannare alla distruzione definitiva il meridione.

Circa 150 anni fa veniva occupato e mandato alla rovina il florido Regno delle Due Sicilie: vi furono massacri in tutto il sud, migliaia di prigionieri colpevoli solo di essersi ribellati all’invasore piemontese furono trasportati in piemonte e uccisi, soffocati, nella calce precedendo fieramente i lager nazisti di cui molto si parla. Donne e fanciulle stuprate dai piemontesi oppure gettate nelle carceri insieme agli anziani a morire senza pietà, interi paesi rasi al suolo e, oggi, per superbia e avidità il governo italiano si prepara a festeggiare quell’evento atroce. Gli usurpatori scrissero la storia a proprio piacimento facendoci credere che i briganti erano dei criminali ma in realtà sono degli eroi che si batterono per liberare la propria terra dagli invasori.
Oggi stiamo rivivendo la stessa epopea: il sud fu depredato di tutto ciò che era positivo cioè della sua dignità prima di tutto, dei suoi soldi cioè 443 milioni (il governo piemontese ne possedeva solo 20 di milioni), di tutti i suoi strumenti più all’avanguardia per sviluppare il nord e impedire che i lombardi e i veneti continuassero ad emigrare all’estero.

Con la stessa arroganza dell’epoca ci stanno distruggendo una seconda volta, festeggiando il 150° anniversario di quella tragedia ancora viva per le conseguenze che subiamo tutti i giorni e che causò la morte di più di un milione di persone e il collasso totale di intere regioni. Milioni di cittadini spinti apertamente dai loro invasori ad abbandonare le proprie terre. Non dobbiamo restarcene a guardare, dobbiamo reagire, dobbiamo protestare uniti per un cambiamento radicale e per impedire il ripetersi di quella tragedia immane con l’immigrazione di milioni di cittadini meridionali.

Attenti ai falsi annunci di cambiamento e ai finti soldi stanziati per il sud, dobbiamo sottoporre a critica ciò che ci viene raccontato dai telegiornali e dai politici per capire se dicono la verità o se sono, come spesso avviene, solo bugie per farci restare calmi, per non farci protestare.

Tutte le cose positive che i politici raccontano in tv servono solo per impedire di farci conoscere la realtà, una realtà disastrosa quella delle regioni meridionali. I politici di entrambi gli schieramenti non ci dicono quello che già avviene: l’immigrazione dalle regioni meridionali già ora procede con numeri da capogiro ma i nostri mezzi di informazione per scelta politica non ne parlano perché la popolazione deve restare all’oscuro di tutto. Con un sud vuoto in cui vi risiedono solo gli anziani non ha senso fare investimenti ed ecco che si realizzerà nuovamente il piano vergognoso dei governi: tutti i finanzianti saranno dirottati nelle aziende del nord e il sud morirà per sempre in modo definito e continuerà ad essere la sede di basi americane e la pattumiera d’Europa.

martedì 9 marzo 2010



La Sicilia sottomessa dai militari americani. E la mafia da che parte sta?

Nessuno si permetta di dire che il meridione è ignorante, basta con la propaganda di regime, quella piemontese, che è tuttora viva e vegeta ed ha il solo ed unico scopo di diffamare in tutti i modi il sud Italia. Nessuno pensi che qui in Sicilia non sappiamo o peggio ancora abbiamo dimenticato che cos’è la “little italy” intere generazioni costrette a fuggire dalle proprie terre per cercare di ritrovare la dignità rubata dall’usurpatore piemontese, dai Savoia i cui discendenti sono ora in Italia e li vediamo continuamente in televisione come se fosse diventata di loro proprietà o peggio ancora se qualcuno sta cercando di farceli conoscere meglio. L’ex Regno delle Due Sicilie sa chi sono gli antenati dei Savoia: coloro che 150 anni fa trafugarono il tesoro del florido e libero regno, circa 440 milioni, per far sopravvivere il Piemonte e company ma oltre al tesoro furono usurpati i macchinari delle industrie del sud per far sviluppare il nord povero le cui casse non superavano i 20 milioni. Ovviamente la storia l’hanno scritta i vincitori, i piemontesi, che cercano di tenerci allo “stato bravo” non vogliono farci sviluppare per paura di essere sopraffatti così ci umiliano in ogni modo. Usurpatori solo grazie all’aiuto francese e inglese. Ancora oggi ne paghiamo il prezzo e ancora oggi il nord cerca di bloccarci con la propaganda.

Qui al sud, specialmente in Sicilia, sappiamo chi è Lucky Luciano: il criminale dell’era moderna, colui che seppe innovare la criminalità, colui che seppe unire gli interessi di tutti, persino degli Stati Uniti d’America durante la seconda guerra mondiale e che appunto permise, grazie ad un accordo con la mafia siciliana, lo sbarco degli americani in Sicilia per liberare il sud ma soprattutto il nord sotto l’egemonìa dei nazisti. Gli usurpatori del nord ignorano volontariamente che i loro liberatori sono sbarcati in Sicilia, una delle isole più belle del mediterraneo, che loro cercano di umiliare sotto tutti i punti di vista. Non solo il meridione compra i prodotti del nord e quindi contribuisce al suo svilluppo ma si illuminano e mandano avanti le loro aziende con l’energia prodotta dal sud, oltre al danno la beffa, vogliono il suo sottosviluppo per poter continuare a tirare avanti la baracca o meglio la barca perché hanno paura di affondare.

Migliaia di siciliani sbarcati in America che portarono con sè tutte le loro tradizioni e anche quelle negative come la mafia. Lucky Luciano ne è l’esempio, una criminalità che ha persino “contatti diplomatici” con gli stati, una criminalità con un’organizzazione spaventosa che è stata in grado nel passato di penetrare nella politica americana, una criminalità eccezionale purtroppo. Ora è passata l’epoca del proibizionismo in cui si commerciavano alcolici di contrabbando, forse è passata l’epoca del gioco d’azzardo clandestino ma non è passato il commercio di prostitute, basterebbe che tutti gli stati dicessero sì alle “case chiuse legalizzate” per sterminare questo traffico di esseri umani e per attenuare in modo considerevole le violenze sessuali sulle donne.

Dallo sbarco in Sicilia, la prima potenza mondiale, l’America, si è trasformata lei stessa in qualcosa di anomalo, sono troppe e per niente innocue le basi militari americane sparse per il bel paese. La Sicilia ne sa qualcosa: Comiso, Pantelleria, Sigonella (Ct), Trapani e Augusta le più importanti e in più tutte le altre, più piccole, sparse nelle provincie di Ragusa, Trapani, Catania, Enna, Caltanissetta, Palermo e Siracusa cioè in tutta la Sicilia. Questi signori, extracomunitari, costruiscono enormi basi militari nella nostra isola con la connivenza del governo centrale e di quello regionale, possono fare qualsiasi cosa e poi chi ne paga le conseguenze è solo la popolazione. Ricordo l’incidente da parte di un aereo U.S.A., in provincia di Siracusa, che causò la dispersione di materiale radioattivo, gli strani fenomeni al largo della Sicilia, i fenomeni di autocombustione degli oggetti elettrici in provincia di Messina di cui si parlò per molto tempo in tv, ecc..fenomeni apparentemente inspiegabili secondo l’informazione di regime del nostro paese e secondo i nostri politici mangiasoldi che vivono per scaldare le poltrone e mi riferisco ai politici di destra e sinistra ma i fenomeni sono perfettamente spiegabili se associati alla insopportabile, opprimente e dannosa presenza militare americana in Sicilia. Stiamo parlando della presenza nel nostro territorio di missili atomici, di materiali bellici radioattivi, depositi di armi, radar sparsi ovunque, basi aeree e navali ma stiamo parlando della Sicilia di proprietà della Mafia S.p.A.; già, ma questa società da che parte sta? Che strano, di solito qui non si muove foglia se prima non lo abbia deciso la società più famosa al mondo…

Con la connivenza della nostra dannosa e incompetente classe politica gli americani tengono sotto scacco un’intera regione del Mediterraneo, fanno quello che gli pare e piace e nessun politico si lamenta, ne fa la spese con cancri, tumori, leucemie e malattie varie tutta la popolazione dell’isola più ricca e nello stesso tempo più oltraggiata del mar Mediterraneo: la Sicilia. I cittadini siciliani sono le vittime inermi dei soldati statunitensi, del governo americano che ha ricevuto carta bianca sull’isola dai nostri sciagurati politici ma all’esercito più guerrafondaio dei nostri tempi non basta, vuole il possesso totale dell’isola, vuole installare una mostruosa installazione radar a Niscemi così in questo modo i siciliani potranno finire nel baratro, tutti quanti e molto prima che per cause naturali. La Sicilia dunque per vari motivi come la mentalità dei cittadini e l’incapacità dei politici locali rimane sotto l’assedio americano ma questo è dovuto pure a forze maggiori interessate a mantenere lo status quo per motivi economici. Ma visto che gli americani controllano tutta l'isola perchè ci sono soldati e basi ovunque e visto che sono così avanzati dal punto di vista tecnologico, qualcuno, ad esempio il presidente della repubblica italiana, ci spieghi perchè non è possibile debellare la criminalità!

Ci sono delle leggi mai applicate, accordi tra i vari governi per la smilitarizzazione dell’isola ma nessuno ne parla, non ne parlano coloro che dovrebbero occuparsene cioè i politici della regione. Abbiamo bisogno di una nuova stagione di protesta come quella contro Comiso per dire un no definitivo e incondizionato alle basi americane nell’isola. E nessuno si faccia illusioni per gli investimenti che gli americani fanno per costruire le loro basi perché il lavoro che ne deriva per gli abitanti del posto è effimero. Il governo americano nonostante viva con lo spettro della “sindrome di guerra” (un termine che ho coniato io) cioè con i soldati di ritorno dalle varie missioni che vivono un fortissimo disagio psicologico che spesso sfocia in stragi varie nelle basi miltari americane nell’America stessa e di cui spesso il governo tace, continua ad inviare soldati ovunque e a creare basi missilistiche in molte parti del mondo.

Meglio tardi che mai! Speriamo che oltre ai cittadini che sono scesi in piazza a Niscemi anche la politica si muova realmente e rapidamente contro le basi militari americane sul nostro territorio e non per scopi puramente elettorali.

Lucky Luciano, il ritorno?

martedì 2 marzo 2010



L'occupazione del Regno delle Due Sicilie e le falsità storiche

Il post seguente è solo una piccola parte in continuo aggiornamento…

Dopo la deplorevole unità d’Italia esplode in tutte le sue manifastazioni e in maniera incontrollata il fenomeno mafioso che arriva sino ai giorni nostri ancora vivo e attivo ma con obiettivi completamente diversi almeno in apparenza. La mafia è un’associazione di famiglie organizzate a livello regionale e proprio per questo prende nomi diversi a seconda della regione di origine: cosa nostra in Sicilia, “ndrangheta” in Calabria e camorra in Campania quelle più conosciute. Le origini di cosa nostra si perdono nel tempo, nessuno può dire, nonostante pareri contrastanti, il momento esatto in cui è nata la mafia e il comportamento definito “mafioso”; di certo c’è che le cause sono da ricercare principalmente nella conformazione del territorio siciliano, un’isola i cui contatti con il mondo esterno sono delimitati dal mare e ancor di più dalle continue dominazioni straniere. Quei nove lunghi secoli di dominazione straniera non sono di certo passati inosservati neppure oggi, il fenomeno nasce perché la popolazione cerca di preservare se stessa: usi, costumi e tradizioni che inevitabilmente saranno influenzati dai dominatori come ad esempio l’uso del velo da parte delle donne solo per citarne qualcuno. Nell’isola si crea una sorta di “governo indigeno” composto da coloro che hanno la forza di farsi valere quindi costituito sia dai ricchi, che per la loro potenza economica possono permettersi di controllare l’economia e di conseguenza il popolo, sia da coloro che cercano di affrancarsi dalla povertà; questo “governo” in un certo senso detta, se così si può dire, le regole al dominatore straniero e nello stesso tempo rappresenta tutti i cittadini quindi è colui che legittima il nemico e il nemico, a sua volta, cerca di tenerselo amico insomma le famose trattative tra mafia e stato italiano negate da quest’ultimo, anche se in molti casi per scopi diversi, ne sono la dimostrazione.

La mafia facendosi quindi garante del bene della comunità riesce ad avere la pressochè totale adesione dei cittadini e oggi non è cambiato molto. Da ciò ne consegue che mafia e politica erano un’unica cosa e non potrà mai esistere una legge a prova di mafia, lo dimostra il 41bis, il cosiddetto carcere duro, perché nonostante ciò queste persone riescono a comunicare con l’esterno, a dare ordini, a controllare gli affari di “famiglia” e ad accrescere il loro potere tante che il carcere sembra sia diventato il passo obbligato per arrivare alla vetta del potere, lo dimostra il fatto che il prefetto Moro o “prefetto di ferro” inviato da Benito Mussolini nonostante l’uso della violenza non sia riuscito a sconfiggerla e, se non c’è riuscito lui, non ci riuscirà la propaganda di un certo presidente del consiglio e non ci riuscirà nessun altro. Oggi sicuramente non è più quella di una volta, nel corso degli anni è cambiata per adattarsi ai tempi dimostrando grandi capacità e lungimiranza e sta cambiando ancora esattamente ciò che fa uno stato per modernizzarsi e stare al passo con i tempi. L’unica soluzione è l’indipendenza, solo così svanirà tutta la “storia” del pizzo e delle estorsioni fatte da persone che credono di rappresentare tutti quindi credono di essere la legge cioè lo stato stesso. Un momento di gloria per le “famiglie siciliane” fu la trattativa con gli alleati che ne permise lo sbarco in Sicilia ma queste non riuscirono nell’impresa di rendere indipendente l’isola; con le successive trattative l’isola ottenne l’autonomia ma nessuna forma di benessere per i suoi abitanti per l’incapacità politica dei suoi governanti ma questa è un’altra storia.

Se l’usurpatore piemontese è riuscito a conquistare il Regno delle Due Sicilie con l’invio di 120 mila uomini cioè metà del suo esercito, con fucilazioni, stupri e violenze di ogni genere oggi le famiglie del sud, la mafia, si è pienamente infiltrata nel tessuto economico del nord e nella politica e pare che ne stia minando le fondamenta.

lunedì 1 marzo 2010



I "migliori"

Ma cosa è successo nel fiume Lambro? Come hanno fatto gli irreprensibili abitanti del nord a permettere che accadesse un disastro immane? Proprio loro che si autoclassificano i primi in tutto?
Che l’ipocrisia è il male del nostro tempo è ormai risaputo…ma non sono gli abitanti del nord che si autodefiniscono i migliori, i più lodevoli, i più intelligenti e i più rispettosi di tutti e di qualsiasi cosa? Il tutto ovviamente viene fatto o meglio organizzato con tecniche di comunicazione già consolidate nel tempo che mirano ad accusare gli altri cioè i meridionali di “un non so cosa” di negativo.

All’indomani dell’unità d’Italia ossia dopo l’invasione e la repressione con l’invio da parte dei piemontesi di un contingente di ben 120.000 soldati si iniziò a demonizzare il sud. La storia la scrivono i vincitori perciò la storia dell’unità d’Italia l’hanno scritta i piemontesi, coloro che ci hanno distrutto, hanno occupato le nostre terre, hanno ucciso migliaia di briganti cioè tutte quelle persone che non volevano essere loro schiavi e si sono ribellati, hanno rinchiuso in carcere senza nessuna pietà donne, bambini e anziani e molte altre malefatte di cui loro che si reputano civili fanno finta di non sapere. Ormai da più di un secolo a questa parte ogni notizia che riguarda la Sicilia o la Calabria o altre regioni del sud viene enfatizzata con lo scopo di diffamarci, di sottometterci, di “tenerci buoni” come per farci credere che loro sono i buoni.

Nel 2005, Verona, che si trova in piena panura padana, quella che molti di loro insieme alle altre regioni vorrebbe fosse uno stato indipendente ma che fino ad ora nessun’altro stato ha mai voluto come la Svizzera a cui il nord voleva unirsi, ha avuto il record italiano per il maggior numero di pedofili che è un reato odioso, che fa particolarmente RIBREZZO e scommetto che negli anni seguenti questo record se lo sono spartito le città del nord, per la cronaca, abitato da persone che si autodefiniscono i migliori in tutto. Se non ricordo male in tv se ne parlò pochissimo o addirittura nessuno seppe niente se non pochi, ma cosa sarebbe successo se un record del genere lo avesse avuto Palermo o Taranto? Non dico quello che penso perché non mi abbasso ai livelli dei “civili” ma sarebbe diventato un caso politico, se ne sarebbe parlato in prima pagina in tutte le tv e l’ho avrebbero fatto sapere all’estero anche oltre oceano, per mesi si sarebbe discusso sulle misure da prendere contro il sud per eliminare questa nefandezza, i “civili” sarebbero scesi in piazza a protestare per chiedere che il parlamento legiferasse contro di noi, invece, visto che la notizia riguardava loro, il nord, sono rimasti zitti zitti perché nessuno sapesse. Lo si è visto con Rasarno in Calabria: 20 anni di convivenza civile e tutti facevano finta di non sapere, poi gli immigrati manifestarono per chiedere maggiori diritti in un modo però “non consono” alle regole di normale convivenza civile e i cittadini si sono ribellati; nel nord si sono scatenati dicendo che il sud è razzista e hanno manifestato a Roma; a Torino di recente i rom sono stati aggreditati con una motosega!!! ma coloro che si definiscono migliori degli altri, il nord, non hanno aperto bocca.

Continuamente in tv e nelle radio si parla di statistiche ma solo di quelle che mostrano un nord migliore rispetto al sud, tra le ultime c’è quella che gli studenti milanesi sono più avanti di due anni rispetto a quelli del sud e io lo confermo, infatti, al nord, lo dicono le inchieste televisive, già a 11 anni i ragazzini iniziano a sniffare coca e compagnia bella, sarà questo il motivo di tanto successo; e, io, voglio fare i miei complimenti ai loro genitori che gli danno i soldi che gli permettono di comprarsela e non controllano minimamente come spendono i soldi i loro figli. Poi ci sono anche le ragazze che non avendo abbastanza soldi per drogarsi si prostituiscono. Scusate ma stiamo parlando di minorenni che sono il futuro della società e bisognerebbe mettere da parte l’ipocrisia e la voglia di superiorità e affrontare apertamente “senza se e senza ma” questa piaga sociale; questo non lo si fa come dovrebbe perché è un problema che riguarda maggiormente se non esclusivamente il nord e non si vuole scalfire la loro presunta superiorità.

Con tutto quel petrolio che si è riversato sul fiume Lambro o meglio che loro stessi hanno versato, se fosse successo in Puglia loro si sarebbero fatti in quattro, giorno e notte a parlarne male, sarebbero scesi di nuovo in piazza, a Roma, per chiedere il rispetto delle leggi e la tutela dell’ambiente ma la cosa riguarda loro e stanno cercando di non fare polemiche per chiudere il caso. Il fiume Lambro sfocia nel fiume Po’ da cui alcuni comuni, anche grandi, prendono l’acqua che poi va a finire nelle case dei cittadini. Devo dire che si cerca in tutti i modi di parlarne il meno possibile soprattutto a livello nazionale ma io non oso immaginare un disastro ambientale di tali proporzioni. Il Po’ attraversa non poche città e sfocia nell’Adriatico, chilometri di terre contaminate da questa macchia oleosa, il petrolio, e i cui effetti si faranno sentire per molto tempo. Da aggiungere che l’allarme è stato dato alcune ore dopo e che questo ha permesso al petrolio di continuare la sua corsa e di inquinare ancora di più le acque e, lo scopo? Da quel poco che si sa si sta indagando sul mondo delle costruzioni e pare che il motivo scatenante di tale ferocia sia proprio questo cioè fare in modo che le rive del fiume siano edificabili.               Bella trovata!