lunedì 12 aprile 2010



L’indifferenza

…mentre in tutte le parti del mondo si ribellano alle ingiustizie per una vita migliore qui da noi siamo fermi quasi all’età della pietra e si regalano voti a chi vuole mandarci dritti dritti al baratro. Non ci bastano tutte le industrie schifose che abbiamo che causano malattie di ogni tipo, politici regionali insignificanti, una classe politica nazionale che ci considera somari eppure noi non reagiamo; non reagiamo neanche quando viene violato apertamente il nostro statuto speciale, quello siciliano, e ciò che ci danneggia di più è che noi li lasciamo fare: più stiamo a guardare e più ci sfruttano per i loro sporchi affari.
La “trovata ” attuale del nostro governo è il ritorno al nucleare, un governo che sta in piedi con la propaganda televisiva che rimane il mezzo di informazione più influente e ora vuole addirittura fare spot televisivi per convincerci che il nucleare sarebbe sicuro. Le dichiarazioni del nostro peggior presidente del consiglio degli ultimi decenni si commentano da sole così come tutti i “via libera” del nostro ministro dell’ambiente che dice sì a qualsiasi rigassificatore e a qualsiasi perforazione del sottosuolo alla ricerca di petrolio pur di fare soldi. Non ha importanza se il rigassificatore dovrà sorgere in aree già fortemente inquinate o vicino ad aree archeologiche come la Valle dei Templi. Altro che ministro dell’ambiente!!! Dovrebbe salvaguardare il territorio invece di mortificarlo.

Inutile sottolineare ancora una volta che a noi siciliani, calabresi, ecc… gas, petrolio ed energia elettrica non servono perché già li esportiamo fuori e precisamente nel nord Italia.

Tutto il sud del paese viene usato come una colonia : il territorio che va dalla Campania in giù compresa la Sardegna viene stuprato in ogni modo, viene usato per le basi militari americane che bombardano e spiano qualsiasi stato con i relativi esperimenti di cui la popolazione viene tenuta all’oscuro; mancanza assoluta da parte dello stato, la sua presenza è solo sulla carta ma nella realtà non c’è mai stato infatti il territorio è abbandonato a se stesso; mancano i mezzi di comunicazione come autostrade e ferrovie fondamentali per la società e quando ci sono, sono inefficienti; per quanto riguarda la Sicilia due soli aeroporti realmente funzionanti, un terzo che va a singhiozzo cioè Trapani, il quarto aeroporto a Comiso pubblicizzato dallo stesso presidente della repubblica (lo scrive minuscolo di proposito) e mai entrato in funzione e, per ultimo, l’aeroporto di Agrigento mai realizzato ma vitale per la provincia.

Un paese normale dovrebbe essere rappresentato invece qui in Italia abbiamo un presidente del consiglio che “campa” di pubblicità mediatica, fa i suoi interessi e favorisce gli industriali a discapito dei lavoratori che muoiono continuamente sul posto di lavoro, salgono sulle grù, si incatenano e scioperano in ogni modo per non parlare dei disoccupati che aumentano vertiginosamente; un presidente della repubblica che ormai non rappresenta più nessuno perché firma pure i fogli bianchi e vuole spacciarsi come difensore dell’unità che non è mai esistita vista la grande differenza non solo economica ma anche e soprattutto culturale che distingue il sud dal nord.

1) Di fronte all’immigrazione spaventosa dalla Sicilia e dalle altre regioni che procede con gli stessi numeri di un qualsiasi paese in guerra come Iraq o Pakistan;
2) all’assenza totale dello stato italiano nel territorio che è l’unico colpevole dei morti e di tutte le tragedie dovute ai disastri naturali in Sicilia e in Calabria;
3) alla propaganda dello stato che promette investimenti nel messinese colpito dalle frane e poi non li stanzia;
4) al diverso trattamento riservato ai morti dei disastri ambientali del nord e del sud;
5) alla censura in televisione studiata a tavolino dalla classe politica per impedire di conoscere le proteste che avvengono qua e là nei vari paesi del sud contro la disoccupazione e il reale stato del meridione;
6) al tentativo di costruire centrali nucleari nel sud per fare affari, inquinare duramente il territorio costringendo le popolazioni ad abbandonare tutto e inviare energia elettrica al nord padano;
7) alla violazione dello statuto speciale siciliano con cui vengono bloccate le accise in favore del nord;
8) al famigerato tentativo di far credere con il lavaggio del cervello e manifestazioni di merda che l’Italia sia un paese unico;

Di fronte a tutti questi mali causati di proposito dal governo nazionale bisogna reagire con forza e determinazione, organizzandoci in maniera massiccia per mostrare chi siamo realmente e proteggere il nostro futuro.